Un ultimo frettoloso controllo per verificare di aver preso tutto, e usciamo di casa. Dopo precari esercizi di equilibrismo nell’autobus, corse a perdifiato per acciuffare la metro o interminabili code in auto, finalmente arriviamo al lavoro. Una veloce chiacchiera al profumo di caffè con qualche collega, e la giornata può cominciare.

Di fronte ai cambiamenti che stanno investendo le modalità di lavoro dei team, anche lo stile di leadership è chiamato a evolversi. Una delle competenze più richieste ai leader nel nuovo contesto lavorativo è quella di saper gestire la sempre maggiore complessità organizzativa – caratterizzata da nuove dinamiche e opportunità, nuovi bisogni ed equilibri – ed essere in grado di prendere decisioni e affrontare situazioni di incertezza per rispondere in modo rapido ai continui cambiamenti.

La capacità di interagire efficacemente con le persone può decretare il nostro successo o fallimento. In ambito aziendale, una comunicazione proficua con il proprio team accresce il coinvolgimento delle persone, migliora la produttività e contribuisce a creare un ambiente di lavoro stimolante. Che si condivida lo stesso ufficio o si lavori da remoto, adottare un modello di comunicazione attento al proprio interlocutore permette di sviluppare i rapporti interpersonali, influenza positivamente il benessere psicofisico e produce risultati migliori.

Oggi viviamo in un’epoca dominata dall’immediatezza, dove la tirannia del “tutto subito” regna sovrana. In questa frenesia, il rischio di limitarsi a informazioni superficiali e a cedere a giudizi frettolosi è sempre dietro l’angolo. Negare la complessità, in quanto elemento di lettura di ciò che ci circonda, genera inevitabilmente una visione e, di conseguenza, una conoscenza delle cose limitata.

A volte il cambiamento si manifesta dentro di noi: è un desiderio di rinascere, di chiudere con il passato e dare spazio a un nuovo inizio. Ne abbiamo bisogno per ritrovare le energie, l’entusiasmo, la voglia di metterci in gioco.