Intervista a Rosaria Lomasto, co-founder di Ramé formazione.
“L’infelicità costa cara alle imprese, alle persone e alla società.”
La nostra intervista con Rosaria Lomasto ha inizio con questa frase che abbiamo letto sul sito di Ramé formazione.
Qual è il costo dell’infelicità al lavoro per le imprese e le persone?
“Per un’impresa l’infelicità ha un costo economico.
Se le persone stanno bene in azienda, “lavorano bene” e quindi producono di più. Se le persone stanno male, lavorano male (ovvero non rendono quanto potrebbero) e questo ha effetto sulla produttività e quindi sul fatturato.
Per le persone il costo dell’infelicità è emotivo e fisico.
Quando una persona non sta bene in un’azienda e non è felice di svolgere il proprio lavoro, ma lo fa solo perché è un dovere si limita a far passare le otto ore lavorative in attesa della fine della giornata o della fine della settimana o delle vacanze.
Il costo emotivo di tutto questo è altissimo perché la persona vive in funzione dei momenti liberi, senza riuscire a godere di ciò che fa e senza capire che può mettere il proprio valore aggiunto nel lavoro.
Nella nostra società ci sono molte persone che non sono felici sul posto di lavoro. Per molti il lavoro è un sacrificio, un continuo scendere a compromessi. Io vorrei che più persone vivessero bene ogni giorno della settimana e non solo nel week end, il lunedì come il sabato e la domenica. Perché il benessere ha un valore molto alto per gli individui e per la società.”
Qual è la causa principale dell’infelicità al lavoro?
“La più grande fonte d’infelicità è non riuscire ad esprimere realmente ciò che si è, e a non coltivare le proprie attitudini, i propri talenti e potenzialità. L’infelicità nasce anche dal dover stare necessariamente in un ambiente che non sia il proprio, e dover imparare a stare in un posto in cui le proprie attitudini e talenti non vengono valorizzati.
Non essere consapevoli dei propri talenti porta le persone a non incanalare le energie nel modo giusto per raggiungere l’eccellenza, e a sprecarle per colmare dei gap.
Se non hai attitudine per un determinato lavoro e ti sforzi di colmare il gap potrai sviluppare una competenza, ma rientrerai sempre nella media. Se, invece, ti alleni per sviluppare il tuo talento riuscirai a raggiungere l’eccellenza e darai di più. Si sa, il lavoro richiede sempre una forma di adattamento, ma è il sovra adattamento (ovvero lo sforzo di sviluppare competenze distanti dalle attitudini) che produce stress e infelicità.
In che modo aiuti le persone ad essere più felici e performanti?
“Io aiuto le persone a diventare più consapevoli dei propri punti di forza.
La parola chiave è autoconsapevolezza. Quando le persone diventano consapevoli dei propri punti di forza e delle proprie attitudini esercitano la propria autonomia decisionale, orientando le energie in un percorso di crescita che le rende più felici.
Spesso incontro persone che non si sono mai chieste quali siano i propri punti di forza e talenti semplicemente perché, travolte dai ritmi quotidiani e dalle cose da fare non hanno avuto il tempo di porsi una domanda così importante. Nei miei percorsi di formazione e nelle attività di coaching aiuto le persone a vedere le cose da un altro punto di vista, a vedere sé stesse e il proprio lavoro da un altro punto di vista, per diventare più consapevoli del valore che possono portare in azienda. E per raggiungere tale obiettivo gli strumenti TTI Success Insights sono molto utili.”
Da quanto tempo conosci TTI Success Insights e perché hai scelto di utilizzarli?
“Sono consulente certificato TTI Success Insights dal 2021. Per me il percorso di certificazione è stato un vero Insights, un’illuminazione.
Mi ricordo ancora la sensazione che ho provato nel rileggermi, il significato che ha avuto per me e per la mia crescita personale e ogni volta che utilizzo questi strumenti nei miei percorsi di formazione vorrei che fosse così anche per le persone che incontro. Spesso rivedo nei loro sguardi quella sensazione di illuminazione che ho provato anche io.
Ho scelto di utilizzare gli strumenti di assessment TTI Success Insights e continuo a farlo perché hanno una credibilità e una validità scientifica. Nella mia esperienza ho testato molti strumenti di assessment e ho deciso di utilizzare quelli di TTI Success Insights perché sono affidabili e validati su campione normativo.
Inoltre si fondano su modelli teorici (Jung per gli stili comportamentali e Spranger per le spinte di motivazione) che io apprezzo.
Infine i risultati delle analisi, i profili comportamentali e motivazionali, sono comprensibili anche per i non addetti ai lavori. Tutte le persone che hanno effettuato l’analisi hanno compreso il valore e la finalità di questi strumenti, con un’altissima percentuale di riconoscimento.
I 3 aggettivi che esprimono il valore degli strumenti di assessment TTI Success Insights sono: illuminante, universale e affidabile.”
Quali strumenti TTI Success Insights utilizzi e con quali finalità?
“Utilizzo le analisi Talent Basic ed Executive nei percorsi di formazione per migliorare il livello di engagement, la comunicazione e il lavoro di squadra e costituire identità di team.
Per questo utilizzo anche la Ruota del team dove vengono riportati i profili di ogni persona che compone un gruppo di lavoro. La Ruota del team scatta una fotografia dello stato attuale di un gruppo di lavoro, mettendo in evidenza i punti di forza del team e di ogni singolo componente in relazione agli altri e le aree di debolezza. A partire da questa fotografia si può progettare insieme un percorso di crescita.
Io amo partire dai punti di forza. Anche per questo ho scelto di adottare l’approccio dell’appreciative inquiry che trova TTI Success Insights tra gli strumenti di misurazione oggettivi.
Davanti alla Ruota del team le persone si rendono conto che ogni membro ha un valore in relazione al gruppo e alcuni individui ritenuti meno importanti inizialmente vengono poi rivalutati. Grazie alla Ruota del Team la differenza diventa una ricchezza.
La cosa positiva di questi strumenti è che facilitano la sospensione del giudizio sulla persona per individuare in alcuni elementi oggettivi di valore, come ad esempio lo stile comportamentale, gli elementi di valore funzionali al lavoro di squadra.
In questo modo la portata dell’insights si estende dall’individuo al team e all’intera organizzazione.”
Profilo professionale di Rosaria Lomasto
Laureata in scienze della formazione nel 2000, ha iniziato il suo percorso professionale in qualità di selezionatrice nella filiale Adecco di Napoli, la sua città natale. Nel 2005 ha risposto ad un job posting interno per il ruolo di trainer in una business line del Gruppo e si è trasferita a Milano.
Nel 2015 ha sentito il bisogno di intraprendere la libera professione e ha iniziato ad esercitare le attività di formazione, coaching e consulenza HR da freelance per aziende di vari settori.
La fondazione di Ramé formazione è stata la naturale evoluzione di un percorso iniziato da tempo, un percorso che l’ha portata anche ad acquisire diverse certificazioni tra le quali Behaviors and Motivators di TTI Success Insights.
“In Ramé Formazione – spiega Rosaria Lomasto – abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione su alcune aree e competenze a noi più congeniali e che rispondono ai bisogni più sentiti delle persone e delle aziende: la gestione delle emozioni e dei conflitti, la mindfulness, il wellbeing, il lavoro di squadra e la leadership.
La pandemia scoppiata un anno dopo la fondazione di Ramé ci è parsa inizialmente un ostacolo per continuare a svolgere un’attività che prevedeva l’incontro tra le persone e l’interazione in presenza, ma alla fine proprio la pandemia ha reso le persone più sensibili al benessere organizzativo.
La pandemia ha rivelato, al contrario, una maggiore attenzione ed importanza di investire sulla felicità delle persone al lavoro”.
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