In questi giorni, parole, rumori, musica e profumi fuoriescono dalle finestre aperte dei condomini, rimbalzando da una casa all’altra, e i balconi diventano teatro di tante attività quotidiane e luogo di scambio e condivisione. C’è chi si rilassa assorto nella lettura di un romanzo, chi ascolta la musica sotto al sole tiepido, chi chiacchiera con il dirimpettaio e chi organizza la propria postazione di lavoro all’aperto. Costretti all’isolamento e al distanziamento sociale, sentiamo la necessità di reinventare il concetto di vicinanza, di routine e di spazio domestico, ricercando nuove forme di normalità.
In questo periodo, veicolare le proprie energie in maniera positiva e creativa, però, non è facile e il rischio di lasciarsi sopraffare dall’angoscia è sempre in agguato. Quante volte ci è capitato, ultimamente, di provare un senso di smarrimento di fronte alle notizie dei quotidiani e dei telegiornali? L’eco delle parole crisi, emergenza, minaccia, pericolo risuona in modo inquietante, facendo vacillare certezze e punti di riferimento.
Tra le sfide che siamo chiamati ad affrontare in questo momento, ce n’è una particolarmente impegnativa: quella del cambiamento. Abitudini, vita lavorativa, relazioni sociali si evolvono, mutano d’aspetto e adottano nuove dinamiche. Il primo passo per gestire il cambiamento è la presa di consapevolezza, il secondo è l’adattamento. Ma come possiamo farlo? Elaborare in maniera razionale le preoccupazioni, comprendere e accettare la situazione in atto e focalizzarsi su ciò che rientra nella nostra sfera di controllo è fondamentale. Rifiutare il cambiamento, ostacolarlo e opporvi resistenza non può che generare frustrazione e senso di fallimento. Dobbiamo, invece, sperimentare nuove modalità di comportamento, così da scartare quelle non proficue, e integrare le giuste strategie nella nostra vita quotidiana.
Gli eventi esterni sono in grado di esercitare una forte influenza sul nostro stato emotivo interiore e sulla nostra capacità di reazione alle situazioni difficili e di cambiamento. In questo periodo di emergenza, per esempio, tra le emozioni che animano più di frequente noi e le persone intorno ci sono tristezza, ansia, paura. La propensione a lasciarci dominare da alcune emozioni piuttosto che da altre, e la capacità di gestirle dipendono per un verso dal nostro stile comportamentale, per un altro dal livello di autoconsapevolezza. Rendersi conto di come ci sentiamo, degli atteggiamenti che adottiamo e di come ci vedono gli altri può influenzare le nostre azioni, così che giochino a nostro favore.
Ecco perché abbiamo pensato a qualche consiglio utile per affrontare il cambiamento e migliorare la propria autoconsapevolezza emotiva:
- Accetta la situazione attuale
- Concentrati su quello che puoi controllare
- Informati una volta al giorno e consulta solo fonti attendibili
- Non ti isolare e confrontati con persone positive
- Dedicati ad attività creative e stimolanti
- Entra in contatto con i tuoi sentimenti e cerca di indagarne le origini
- Concediti il giusto tempo per riflettere sulle tue emozioni
- Presta attenzione alle tue azioni e alle conseguenze che possono avere sugli altri
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