Nel mondo HR si parla sempre più spesso di diversity management. Questa espressione fa riferimento all’insieme di pratiche e politiche volte a riconoscere, accettare e valorizzare le differenze di genere, linguistiche, culturali, religiose, generazionali, sessuali, ecc. in azienda.
Se in passato la tendenza generale era quella di appianare – se non annullare – tali diversità, ergendo omogeneità e uniformità a valori strutturali, negli ultimi anni diversity e inclusione hanno acquisito uno spazio sempre più centrale nel dibattito aziendale, trasformandosi in un vero e proprio vantaggio competitivo e di mercato per le organizzazioni.
La diversity comportamentale
Estendendo il concetto di diversity alla sfera della personalità individuale, anche la presenza in azienda di stili comportamentali differenti rappresenta un asset spesso sottovalutato.
Team di lavoro composti da mix di talenti, con skill e modalità di agire diversificate, contengono in sé una moltitudine di punti di vista e di prospettive in grado di generare soluzioni innovative e funzionali.
Pensiamo a un intero gruppo di lavoro con stile comportamentale di base Giallo. Probabilmente animato da idee sempre nuove, potrebbe tendere ad affrontare la fase pratica e concreta di realizzazione delle attività con difficoltà e superficialità. Allo stesso modo, un intero team di persone con stile comportamentale di base Blu sarebbe efficiente e preciso in fase di analisi ed esecuzione, ma potrebbe peccare di entusiasmo e vena creativa.
Inoltre, la presenza di team diversificati favorisce lo sviluppo del senso di accoglienza e l’ascolto, la comprensione reciproca, l’empatia e il movimento attivo verso l’altro. Il risultato? Un ambiente di lavoro arricchente, stimolante e accogliente.
Valutare in maniera oggettiva gli stili comportamentali
Ma come valutare in maniera oggettiva gli stili comportamentali dei collaboratori, così da creare team in grado di accogliere tutte le sfumature comportamentali e premiare l’unicità del singolo? Affidarsi a strumenti scientifici di valutazione del potenziale ricopre un ruolo sempre più centrale in fase di selezione e onboarding, e viene considerato dai professionisti del mondo HR un supporto prezioso nel proprio lavoro.
Per arricchire la lettura del profilo comportamentale e valorizzare l’intero spettro del comportamento umano, TTI Success Insights ha di recente sviluppato il Continuum Comportamentale. Si tratta di una nuova visione orizzontale del profilo individuale che racchiude in sé sia lo Stile Naturale sia quello Adattato, e supera il concetto di punteggio “alto” o “basso”.
Il nuovo grafico fornisce un quadro chiaro e immediato dello stile personale di ciascun collaboratore di fronte a sfide e problemi, nella gestione delle persone e dei contatti, nell’approccio a ritmo e costanza, e nei confronti di procedure e rigore.